“Noi ci mettiamo la faccia, non le mani”: lo sport contro la violenza di genere

Credo profondamente che lo sport sia uno strumento educativo straordinario, capace di trasmettere valori come il rispetto, la collaborazione e la solidarietà.

Per questo ho voluto promuovere il progetto “Noi ci mettiamo la faccia, non le mani”, un’iniziativa nata per sensibilizzare sul tema della violenza di genere attraverso il linguaggio universale dello sport e del calcio.

 

Lo sport come palestra di vita

Lo sport è una grande scuola. Insegna la bellezza di stare insieme, il valore delle regole, la forza del gioco di squadra. Sono gli stessi principi che servono anche nella vita quotidiana per costruire relazioni sane e rispettose.

È per questo che ho voluto inserire lo sport tra i punti programmatici della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere, che ho l’onore di presiedere: perché lo sport può e deve essere anche uno spazio di prevenzione, di confronto e di inclusione.

 

Un messaggio che parte dal Veneto

La prima tappa del progetto è partita proprio dal Veneto, regione capofila dell’iniziativa, in occasione del 25 novembre – Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Con il patrocinio del Soroptimist International d’Italia e la collaborazione della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e della Lega Nazionale Dilettanti, abbiamo presentato l’iniziativa presso la sede del Comitato Regionale Veneto della LND-FIGC, alla presenza di rappresentanti del mondo sportivo e istituzionale.

La prima azione concreta è stata l’esposizione, nei primi cento impianti sportivi del Veneto, dello striscione con lo slogan:

“Noi ci mettiamo la faccia, non le mani” – #insiemecontrolaviolenzadigenere

Un messaggio semplice ma potente, che invita tutti — uomini e donne, atleti e tifosi — a prendere posizione contro ogni forma di violenza.

 

Una partita simbolo a Formello

La seconda tappa del progetto si è svolta nel Lazio, con un evento simbolico: una partita di calcio tra la Nazionale Italiana Parlamentari, da me capitanata, e la S.S. Lazio Women, guidata da Antonietta Castiello.

L’incontro si è tenuto presso il Centro Sportivo di Formello – S.S. Lazio Training Center, grazie all’ospitalità della dottoressa Cristina Mezzaroma, Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900.

 

Un cammino da costruire insieme

Questo progetto nasce dalla convinzione che per contrastare davvero la violenza di genere serve una grande rivoluzione culturale, che parta anche dai campi di gioco.

Come nello sport, solo insieme – donne e uomini – possiamo fare squadra e costruire un futuro fondato sul rispetto e sulla parità.

Lo sport, in fondo, è proprio questo: un linguaggio universale che unisce, un campo dove impariamo ogni giorno che la forza non sta nel colpire, ma nel tendere la mano.

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Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sul femminicidio nonché ogni altra forma di violenza di genere